CODICE ETICO

Codice Etico Conflavoro PMI approvato dalla Direttivo Nazionale il 28.08.2012

PREFAZIONE

Al fine di favorire la qualità dell’attività svolta dalla CONFLAVORO PMI e la diffusione di uno spirito associativo che contempli standard comportamentali adeguati, nel rispetto della normativa vigente e del sistema di valori cui fa riferimento CONFLAVORO PMI, si ritiene necessaria l’istituzione di un Codice Etico specifico, che esprima le linee guida e lo stile di comportamento da adottare e in cui identificarsi.

Tale codice deve essere espressione di tutti i membri della CONFLAVORO PMI affinché, nel loro operato adottino i principi in cui CONFLAVORO PMI si riconosce e cui si ispira.

Il Codice Etico è dunque un documento istituzionale che si propone di disciplinare eticamente i rapporti interni all’Associazione – tra gli Organi costituenti, i soci, i dipendenti, i collaboratori – ed i rapporti esterni che CONFLAVORO PMI intrattiene.

Il Codice Etico rappresenta, infatti, uno strumento di indirizzo comportamentale e finalistico in grado di regolare stabilmente i comportamenti dei singoli, certificando l’adesione dell’Associazione e dei suoi soci all’insieme dei valori etico-disciplinari costituenti le finalità di CONFLAVORO PMI.

L’appartenenza a CONFLAVORO PMI e/o la collaborazione con l’Associazione implica, oltre al rispetto della normativa giuridica generale vigente, l’accettazione e l’adesione allo Statuto e al presente Codice Etico.

Il Codice Etico è un mezzo efficace per prevenire comportamenti irresponsabili od illeciti da parte di chi opera in nome e per conto di CONFLAVORO PMI poiché introduce una definizione chiara ed esplicita delle responsabilità etiche e sociali verso tutti i soggetti coinvolti direttamente o indirettamente nell’attività dell’Associazione (clienti, fornitori, cittadini, dipendenti, collaboratori, istituzioni pubbliche, associazioni aderenti e chiunque altro sia interessato dall’attività dell’Associazione).

In tale senso, quindi, il Codice Etico costituisce, ai sensi degli articoli 6 e 7 del D.Lgs. 231/2001, uno dei presupposti del Modello di organizzazione gestione e controllo adottato da CONFLAVORO PMI.

Il Presidente ed il Consiglio Direttivo della CONFLAVORO PMI si impegnano a far rispettare i principi comportamentali richiamati dal presente Codice Etico e dalle norme vigenti di riferimento. Tali principi, tradotti attraverso le procedure e le azioni dell’ente, devono essere rispettati da tutti i destinatari. Ciascuno è tenuto a prendere visione del presente codice e ad operare nel rispetto del sistema di valori di riferimento in esso espressi, affinché l’Associazione si sviluppi nell’ambito dei criteri di eticità, così come individuati nello Statuto e nel Codice stesso.

PREMESSA

La Confederazione Nazionale delle Piccole e Medie Imprese CONFLAVORO PMI (o Associazione) è un’associazione imprenditoriale di categoria, costituita ai sensi dell’articolo 36 del codice civile.

CONFLAVORO PMI, escludendo nello svolgimento delle proprie attività ogni atto avente fine di lucro, ha per scopo quello di rappresentare le Piccole e Medie Imprese Italiane.

Nello specifico, l’attività della CONFLAVORO PMI ha come scopo quello di stimolare la solidarietà e la collaborazione degli imprenditori, nel contesto di una libera società in sviluppo, rappresentare le aziende aderenti nei rapporti con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni, le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali e ogni altra componente della società, mantenendo la propria indipendenza ed affermando la propria apartiticità, esercitando specifiche funzioni per le sue associate, quali, a titolo esemplificativo, attività promozionali a favore e nell’interesse delle PMI Italiane, ricerche e studi, promozione dell’informazione e della formazione professionale e della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, tutela e assistenza sul piano tecnico, ambientale, economico, sindacale e tributario, raccolta, rilevazione ed elaborazione di elementi, notizie e dati relativi alle PMI nei settori sopra indicati.

CONFLAVORO PMI ha promosso ed attuato nello svolgimento della propria attività la sensibilità verso l’etica nei comportamenti e nell’attività lavorativa, considerando la correttezza nelle relazioni interne ed esterne un criterio fondamentale al quale uniformare e ispirare ogni azione. Oltre dunque ad un cogente rispetto del dato normativo CONFALVORO PMI ritiene dato di obbligatoria applicazione il rispetto delle regole comportamentali proprie del presente Codice ed in generale improntate al profondo e continuo rispetto della correttezza, dell’osservanza di comuni e condivisi principi di morale pubblica e della fiducia reciproca tra tutti i soggetti interni ed esterni con cui l’Organizzazione crea rapporti di ogni stato e grado.

In occasione dell’attività di verifica della conformità del sistema organizzativo e di controllo interno alle prescrizioni del decreto legislativo dell’8 giugno 2001, n. 231 (“Decreto 231”), CONFLAVORO PMI ha ritenuto opportuno procedere alla raccolta e alla pubblicazione delle regole e dei principi etici e di comportamento che, sin dalla costituzione, improntano le relazioni verso il personale nonché verso i terzi e che, più in generale, caratterizzano lo svolgimento delle proprie attività.

Tali principi sono ricompresi nel presente codice etico (“Codice Etico”), il quale si prefigge il fine di individuare con chiarezza e trasparenza i valori cui l’Associazione si ispira nel perseguire i propri scopi, ma anche di evidenziare gli strumenti e i mezzi idonei a far sì che gli stessi siano rispettati.

Si tratta di principi e valori imprescindibili per CONFLAVORO PMI che, da un lato, ne auspica la spontanea condivisione, adesione e diffusione, impegnandosi in primo luogo a uniformarsi ad essi, e, dall’altro, ne esige l’osservanza e l’applicazione da parte dei suoi amministratori, rappresentanti, membri degli Organi, dipendenti, consulenti, agenti e/o fornitori e quanti altri entrino in qualsivoglia rapporto con la realtà associativa (“Destinatari”), prevedendo altresì l’applicazione di sanzioni disciplinari e contrattuali per le eventuali violazioni.

CONFLAVORO PMI, come da specifica disposizione statutaria, ha adottato e fatto proprio il Codice etico confederale e la Carta dei valori associativi di Confindustria (che costituiscono parte integrante del presente Codice Etico), ispirando a essi le proprie modalità organizzative ed i propri comportamenti e impegnandosi a garantire la loro osservanza anche da parte delle proprie Associate.

Art. 1 DESTINATARI DEL CODICE ETICO

Il Codice Etico è vincolante per gli Organi dell’Associazione, come definiti nello statuto, per i dipendenti della CONFLAVORO PMI e per tutti coloro che cooperano con l’Associazione per il conseguimento dei rispettivi obiettivi e finalità sulla base di un rapporto contrattuale anche temporaneo.

I membri del Consiglio Direttivo, nell’operare le proprie scelte di gestione, nel proporre e realizzare i progetti, le azioni e gli investimenti utili a perseguire l’oggetto sociale e ad accrescere i valori umani e gestionali delle Associate, il benessere economico e sociale per i dipendenti e per la collettività nonché in qualsiasi azione, decisione o azione, devono ispirarsi ai principi del presente Codice Etico.

Le Associate, aderendo alla CONFLAVORO PMI , a loro volta confermano la loro adesione al presente Codice Etico.

Gli agenti, i consulenti esterni, i collaboratori non subordinati e tutti i soggetti che intrattengono rapporti continuativi, ancorché di durata temporanea, con CONFLAVORO PMI sono tenuti ugualmente a conformare le proprie condotte ai principi e alle norme di comportamento contenute nel presente Codice Etico e a non assumere iniziative in contrasto con quest’ultimo.

In particolare i Destinatari del Codice Etico sono tenuti all’osservanza delle disposizioni e dei principi ivi contenuti anche nel caso in cui gli stessi siano espressi quali criteri di comportamento dell’Associazione e non quali precetti rivolti direttamente ai Destinatari medesimi.

Al fine di garantire una corretta comprensione dei valori e dei principi contenuti nel Codice Etico nonché il loro pieno rispetto, CONFLAVORO PMI si impegna a divulgare il presente Codice Etico presso tutti i suoi Destinatari, sia mediante apposite attività di informazione con cadenza periodica, sia attraverso l’adozione di specifiche procedure finalizzate ad assicurarne la conoscenza a quanti entrino in qualsivoglia rapporto contrattuale con essi.

Art. 2 PRINCIPI E NORME DI COMPORTAMENTO 2.1 Principi generali

CONFLAVORO PMI, nello svolgimento della propria attività, si ispira ai principi etici di seguito enunciati, dei quali richiede l’osservanza da parte di tutti i Destinatari.

CONFLAVORO PMI è strutturata, organizzata e disciplinata in modo tale da prevenire la commissione delle fattispecie,dei comportamenti e dei reati individuati dal D.Lgs 231/2001 attraverso un modello di continuo controllo secondo i parametri normativamente fissati attuato dalle funzioni direttive interne e mantenuto da ogni componente la struttura non solo in fase attuativa ma anche in quella di controllo.

L’Associazione svolge i propri compiti nel rispetto delle normative comunitarie, nazionali e internazionali, respingendo la corruzione e ogni pratica illegale CONFLAVORO PMI conferma il proprio deciso rifiuto ad ogni rapporto con organizzazioni criminali o mafiose o con soggetti che fanno ricorso a comportamenti contrari alla legge; tale obbligo, peraltro, è “rinforzato” da sanzioni disciplinari in caso di eventuale inadempimento proporzionate al caso di specie.

Ogni membro degli Organi dell’Associazione, dirigente, dipendente, collaboratore e, in generale, ogni Destinatario del presente Codice Etico deve impegnarsi al rispetto delle leggi, dei regolamenti e di ogni altra norma giuridica in vigore nell’ambito territoriale in cui CONFLAVORO PMI opera. L’Associazione non inizierà o proseguirà alcun rapporto con chi non intenda uniformarsi a tale principio o comunque di fatto non vi si uniformi.

Nessun comportamento contrario alla legislazione vigente, al presente Codice Etico o alle normative e Procedure, compiuto dagli Organi dell’Associazione e, in generale, da tutti i dipendenti e collaboratori o altri Destinatari nell’esecuzione delle mansioni o degli incarichi affidati, può mai considerarsi giustificato e comporta comunque l’adozione di provvedimenti sanzionatori. Il Fine associativo è sempre in linea con le Leggi Italiane e Comunitarie ed in generale mai in contrasto con i principi immanenti il nostro ordinamento.

Il perseguimento degli obiettivi associativi avviene nella consapevolezza della responsabilità etico – sociale implicata dalla conduzione dell’attività della CONFLAVORO PMI e nel rispetto dei diritti e dei legittimi interessi della collettività in cui CONFLAVORO PMI opera e dei soggetti (individui, gruppi, associazioni, istituzioni) che risultano coinvolti nella medesima attività.

A tal fine l’Associazione intende perseguire i propri scopi contemperando nel modo migliore gli interessi coinvolti nel rispetto di tutte le leggi vigenti e nel rispetto dei principi di onestà, rettitudine, lealtà, buona fede, correttezza, trasparenza e affidabilità, criteri ispiratori cui deve informarsi tutta la sua attività.

CONFLAVORO PMI considera la propria immagine e la propria reputazione valori che devono essere, anche in quanto patrimonio comune, tutelati e sviluppati anche attraverso la piena diffusione, condivisione e osservanza dei principi etici e di comportamento contenuti nel presente Codice Etico.

L’Associazione non tollera richieste, pressioni o minacce volte a ottenere comportamenti contrari alle leggi, ai regolamenti e a tutte le altre disposizioni normative di carattere cogente in vigore o alle convinzioni morali, religiose e politiche dei singoli soggetti. CONFLAVORO PMI rifugge da ogni discriminazione basata sull’età, sul sesso, sulla sessualità, sullo stato di salute e di integrità fisica, sulla razza, sulla nazionalità, sulle convinzioni religiose e politiche. Attività e comportamenti dei membri degli Organi dell’Associazione e di tutti i Destinatari devono, analogamente, rifuggire da qualsiasi genere di discriminazione.

CONFLAVORO PMI si pone altresì come obiettivo strategico quello di operare costantemente per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, conseguentemente promuovendo presso tutti i dipendenti e i collaboratori esterni l’impegno all’osservanza dei detti principi con lo scopo di garantire condizioni di lavoro rispondenti alle disposizioni legislative vigenti e il miglioramento della qualità di vita nell’ambiente lavorativo per la tutela della sicurezza e della salute.

A tal fine, i dipendenti, nell’ambito delle proprie mansioni, partecipano al processo di prevenzione dei rischi, di salvaguardia dell’ambiente e di tutela della salute e della sicurezza nei confronti di se stessi, dei colleghi e dei terzi, in conformità alle norme applicabili.

L’Associazione riconosce nella corretta applicazione della legislazione vigente e nel rispetto della normativa ad essa connessa, unitamente all’attività di informazione e formazione dei lavoratori ed al coinvolgimento degli stessi, gli strumenti indispensabili per il raggiungimento, mantenimento e miglioramento di condizioni di lavoro e dell’ambiente che consentano la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, dei collaboratori e dei terzi presenti presso le loro strutture.

Il puntuale rispetto di tutte le Procedure che regolano lo svolgimento delle attività nelle aree maggiormente esposte al rischio di commissione di un reato previsto dal Decreto 231 è requisito indispensabile per il buon funzionamento e rispetto sia delle singole Procedure che del presente Codice Etico. Pertanto, i Destinatari chiamati al rispetto delle singole Procedure e del Codice Etico, devono scrupolosamente rispettare le suddette Procedure, astenendosi categoricamente dal porre in essere qualsivoglia attività che, direttamente o indirettamente, ne frustri gli scopi e le finalità.

Un modello quello di CONFLAVORO PMI non solo astrattamente ma bensì concretamente idoneo a rendersi immune dalla commissione di reati sia di natura dolosa che colposa, e permanentemente teso al rispetto della persona umana, del lavoro inteso come sviluppo fondamentale della nostra società e del suo vivere civile, del respingimento di ogni condotta malavitosa improntata ai caratteri della connivenza criminosa e del rispetto dell’ambiente interno e circostante. Un complesso organizzativo che è profondamente permeato dal rispetto normativo e da una diretta emanazione sanzionatoria che tiene conto di tutti i principi propri del nostro ordinamento, compresi quelli di proporzionalità ed equità nell’emanazione del precetto applicativo.

2.2 Principi di trasparenza e correttezza

Tutte le operazioni effettuate in nome, per conto e nell’interesse di CONFLAVORO PMI sono adeguatamente tracciate in modo tale da consentire sempre la ricostruzione del processo decisionale loro sottostante e l’individuazione dei soggetti che vi hanno concorso nonché di coloro i quali hanno effettuato le attività stesse, al fine di effettuare gli opportuni controlli in ordine alla liceità, coerenza e congruità dell’operazione stessa.

Tutte le informazioni e i dati in possesso della CONFLAVORO PMI sono trattati nel rispetto della vigente normativa sulla tutela della riservatezza e della privacy (D. Lgs. 196/2003 e Regolamento Europeo 2016/679) ed è fatto assoluto divieto ai membri degli Organi dell’Associazione e agli altri Destinatari di utilizzare e trattare informazioni e dati per finalità personali o, comunque, per finalità o con modalità diverse da quelle consentite e autorizzate. CONFLAVORO PMI ha adottato un regolamento interno in materia di privacy pienamente consono a quanto stabilito dalle recenti innovazioni giuridiche anche per la nomina del DPO e dei vari responsabili ed incaricati al trattamento dati.

E’ inoltre fatto obbligo a tutti i membri dell’Associazione, di rispettare scrupolosamente le regole sulla tutela del mercato e della concorrenza, nell’ambito dei rapporti e delle relazioni intercorrenti tra gli organi dell’Associazione medesima.

CONFLAVORO PMI garantisce a tutti i soggetti per qualsiasi ragione interessati alla sua attività un’informazione chiara, precisa, puntuale e trasparente: tale informazione è fornita dalle funzioni all’uopo preposte. A tal fine i membri degli Organi dell’Associazione, dirigenti e dipendenti interessati si impegnano a fornire dati veritieri ed esaustivi.

2.3 Principi di lealtà

Il rapporto della CONFLAVORO PMI con i membri degli Organi dell’Associazione e con gli altri Destinatari è improntato a lealtà, rispetto e fiducia reciproca, garantiti anche dall’impegno al pieno rispetto degli obblighi rispettivamente assunti con il contratto di lavoro e con ogni altra forma di rapporto contrattuale nonché del contenuto del presente Codice Etico.

I membri degli Organi dell’Associazione e gli altri Destinatari non possono ricevere alcun corrispettivo da parte di alcuno per il compimento di un atto di loro competenza, né cedere ad alcuna forma di condizionamento esterno nell’espletamento dei loro incarichi.

E’ fatto divieto ai membri degli Organi dell’Associazione e agli altri Destinatari di utilizzare informazioni o notizie acquisite nell’espletamento delle proprie mansioni per qualsiasi fine estraneo a quello per cui hanno ricevuto tali informazioni e nel farlo si attengono scrupolosamente e secondo norma a quanto dettato in materia di privacy.

2.4 Conflitto di interessi

Gli Organi della CONFLAVORO PMI e i Destinatari evitano qualsiasi situazione che possa dar luogo a conflitti di interesse, anche solo apparenti.

Nei casi di conflitto, anche solo apparente, gli Organi dell’Associazione e i Destinatari si astengono dall’assumere o dal concorrere ad assumere decisioni nonché dal compiere atti (anche di natura preliminare e/o preparatoria) che coinvolgano, direttamente o indirettamente, interessi propri e, per quanto è dato conoscere, del coniuge, di conviventi, di parenti entro il terzo grado o affini entro il secondo.

Essi si astengono in ogni altro caso in cui sussistano gravi ragioni di convenienza e quando le decisioni coinvolgano direttamente interessi di società proprie o di appartenenza o con cui hanno rapporti commerciali.

Gli Organi della CONFLAVORO PMI e i Destinatari che ipotizzano di versare in una situazione di conflitto di interessi ne informano il Collegio Sindacale il quale immediatamente e senza indugio, valutata concretamente la situazione, prende le decisioni opportune al caso concreto.

2.5 Rapporti con e tra i dipendenti

L’Associazione richiede che i propri dipendenti conoscano e osservino, per quanto di loro competenza, le prescrizioni del Codice Etico e ne promuovano la conoscenza presso i neo-assunti nonché presso i terzi interessati dall’applicazione del Codice Etico con i quali vengano in contatto per ragioni del loro ufficio.

I dipendenti sono tenuti a segnalare al Presidente della CONFLAVORO PMI ogni violazione del Codice Etico di cui vengano a conoscenza da parte di qualsiasi Destinatario.

Nessuna forma di ritorsione, né alcuna decisione sfavorevole o punitiva sarà avviata nei confronti di chi informi in buona fede il Presidente di una sospetta violazione. Al contrario, CONFLAVORO PMI considererà infrazione disciplinare qualunque segnalazione infondata effettuata in mala fede al fine di arrecare nocumento a colleghi e/o collaboratori.

Le segnalazioni di comportamenti, in ipotesi, lesivi delle norme dettate dal Codice Etico potranno essere effettuate, oralmente o in forma scritta, direttamente al Presidente.

Saranno prese in considerazione le segnalazioni, anche in forma anonima, effettuate dai Destinatari o da qualsivoglia altro soggetto direttamente interessato.

Ai soggetti che provvederanno a segnalare asserite violazioni di disposizioni del presente Codice Etico è garantita la massima riservatezza, compatibilmente con le esigenze di accertamento della fondatezza dei fatti denunciati e, in ogni caso, la non sottoposizione ad azioni e/o comportamenti vessatori o discriminatori, diretti o indiretti, ad opera dei Destinatari del presente Codice Etico.

CONFLAVORO PMI pone la massima e costante attenzione nella valorizzazione delle risorse umane. A tal fine considera il criterio meritocratico, la competenza professionale, l’onestà e la correttezza di comportamento i fondamenti privilegiati per l’adozione di ogni decisione concernente la carriera e ogni altro aspetto relativo al dipendente.

I Destinatari sono tenuti a porre in essere una condotta costantemente rispettosa dei diritti e della personalità dei colleghi, dei collaboratori e dei terzi, indipendentemente dalla loro posizione gerarchica.

I Destinatari devono utilizzare correttamente i beni aziendali messi a loro disposizione salvaguardando, in generale, il valore del patrimonio associativo.

2.6 Rapporti con i collaboratori e con i consulenti

CONFLAVORO PMI procede all’individuazione e alla selezione dei collaboratori e dei consulenti con assoluta imparzialità, autonomia e indipendenza di giudizio.

Comportamenti contrari ai principi espressi nel Codice Etico saranno considerati grave inadempimento ai doveri di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto, motivo di lesione del rapporto fiduciario e giusta causa di risoluzione dei rapporti di lavoro a qualsiasi titolo instaurati.

2.7 Rapporti con i terzi

CONFLAVORO PMI, nel contatto con i terzi, impronta i relativi rapporti al rispetto, alla cortesia, alla disponibilità, alla professionalità, alla serietà, alla correttezza, alla chiarezza, all’imparzialità, alla trasparenza, attenendosi cogentemente alle norme di legge, ai principi del presente Codice Etico ed alle Procedure ed altrettanto richiedendo ai membri degli Organi dell’Associazione e agli altri Destinatari, i quali sono tenuti ad evitare qualunque situazione di conflitto di interessi, rifuggendo altresì da arbitrarie e ingiustificate discriminazioni.

2.8 Rapporti con i fornitori

Nei rapporti di fornitura di beni e di prestazione di servizi, CONFLAVORO PMI opera nel rispetto della normativa e dei principi del presente Codice Etico e delle Procedure adottate.

I rapporti con i fornitori sono improntati a garantire il massimo vantaggio competitivo per l’Associazione, nel rispetto dei principi di lealtà e imparzialità cui si informa tutta la loro attività.

Gli addetti alle relazioni con i fornitori e con i prestatori di servizi devono procedere alla selezione degli stessi e alla gestione dei relativi rapporti secondo criteri di imparzialità e di correttezza, evitando situazioni di conflitto di interesse (anche potenziale) e prontamente segnalando al datore di lavoro l’esistenza o l’insorgenza di tali situazioni.

2.9 Rapporti con la Pubblica Amministrazione e con le Istituzioni

Nelle relazioni con la Pubblica Amministrazione (o in ogni caso riguardante rapporti di carattere pubblicistico), nonché con le Pubbliche Istituzioni con le quali mantenga contatti per lo svolgimento delle proprie attività e per il perseguimento degli obiettivi associativi, CONFLAVORO PMI adotta la più rigorosa osservanza delle normative comunitarie, nazionali ed associative applicabili.

Per Pubblica Amministrazione e per Pubbliche Istituzioni si intendono tutte le autorità, enti, istituti, istituzioni, di ogni ordine e grado, di rilievo pubblicistico appartenenti a qualsivoglia ordinamento, sia nazionale (incluse pubbliche amministrazioni locali e territoriali, agenzie, commissioni e autorità indipendenti) che comunitario e/o internazionale.

La gestione di trattative, l’assunzione di impegni e l’esecuzione di rapporti di qualsiasi genere con la Pubblica Amministrazione, con enti che svolgono attività di pubblica utilità o di pubblico interesse o comunque di rapporti aventi carattere pubblicistico sono riservati esclusivamente alle funzioni associative a ciò preposte e/o autorizzate.

Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, l’Associazione (e per conto di questa i membri degli Organi dell’Associazione e gli altri Destinatari) non devono assolutamente cercare di influenzare impropriamente le decisioni dell’Istituzione interessata, al fine di ottenere il compimento di atti non conformi o contrari ai doveri di ufficio, in particolare offrendo o promettendo, direttamente o indirettamente, doni, denaro, favori o utilità di qualunque genere, salvo il caso in cui siano d’uso (ad esempio in occasione delle festività) ed in ogni caso siano di modico valore.

Il Destinatario che dovesse ricevere indicazioni di operare in tal senso è tenuto a darne immediata comunicazione al Presidente della CONFLAVORO PMI ed astenersi da ogni condotta od omissione di natura dolosa o colposa.

E’ severamente vietato offrire o accettare qualsiasi oggetto, servizio, prestazione o favore per ottenere un trattamento più favorevole in relazione a qualsiasi rapporto intrattenuto con la Pubblica Amministrazione.

CONFLAVORO PMI non si farà rappresentare, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, da soggetti che possano versare in situazione di conflitto di interessi, i quali comunque, laddove incaricati, dovranno immediatamente comunicare all’Associazione, nel caso in cui questa non ne sia a conoscenza o comunque l’abbia ignorata, le specifiche circostanze idonee anche solo potenzialmente a dare luogo a conflitto di interessi.

Qualsiasi violazione, effettiva o anche soltanto potenziale deve essere tempestivamente segnalata al Presidente.

2.10 Rapporti con le Autorità di vigilanza e di controllo

CONFLAVORO PMI impronta i propri rapporti con le Autorità di vigilanza e di controllo alla massima collaborazione, nel pieno rispetto del loro ruolo istituzionale, impegnandosi a dare sollecita esecuzione alle loro prescrizioni.

E’ fatto divieto assoluto di interferire in qualsivoglia modo e con qualsivoglia mezzo nelle libere e autonome decisioni delle citate Autorità.

2.11 Rapporti con le Organizzazioni sindacali

CONFLAVORO PMI non eroga contributi di alcun genere, direttamente o indirettamente, ad organizzazioni sindacali, né a loro rappresentanti o candidati se non nelle forme e nei modi previsti dalle normative vigenti, e impronta le relazioni con le medesime a principi di correttezza e di collaborazione.

2.12 Rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di comunicazione

CONFLAVORO PMI si rivolge agli organi di stampa e di comunicazione di massa unicamente attraverso gli organi associativi e le funzioni associative a ciò delegati, in un atteggiamento di massima correttezza, disponibilità e trasparenza, nel rispetto della politica di comunicazione da loro definita.

Art. 3 VIGILANZA SULL’APPLICAZIONE DEL CODICE ETICO, SISTEMA DISCIPLINARE E MECCANISMI SANZIONATORI 3.1 Vigilanza

Allo scopo di assicurare una effettiva e piena applicazione del Codice Etico, CONFLAVORO PMI si impegna a vigilare sull’effettiva osservanza da parte degli Organi dell’Associazione e dei Destinatari dei principi e delle disposizioni contenute nel presente Codice Etico e, in caso di accertata violazione, si impegna ad adottare i provvedimenti più opportuni.

Qualora la violazione del Codice Etico sia commessa da un Organo dell’Associazione dovrà darsene immediata comunicazione al Collegio Sindacale.

L’Associazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, adotterà le opportune iniziative e le deliberazioni necessarie.

3.2 Procedimento sanzionatorio e sanzioni per i dipendenti

Il mancato rispetto e/o la violazione delle regole di comportamento imposte dal Codice Etico e dalle Procedure costituisce inadempimento alle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro ex art. 2104 c.c. ed illecito disciplinare.

Il rispetto delle disposizioni del presente Codice Etico rientra fra le obbligazioni contrattuali assunte ex art. 2104 c.c. e da tutta la normativa correlata dai dipendenti al momento della stipula del contratto di lavoro. La loro violazione da luogo all’applicazione di sanzioni disciplinari ai sensi dell’art. 2106 c.c.

Il Contratto collettivo nazionale di lavoro (“CCNL”) è lo strumento complementare per la gestione dell’attività dell’Associazione.

Il contenuto del CCNL dovrà essere applicato nelle varie situazioni associative previste nel contratto.

In particolare i provvedimenti disciplinari saranno applicati seguendo le modalità previste nel CCNL.

Tali sanzioni saranno applicate sulla base delle rilevanze che assumono le singole fattispecie considerate e verranno proporzionate in base alla loro gravità.

L’accertamento delle suddette infrazioni, la gestione dei procedimenti disciplinari e l’irrogazione delle sanzioni restano di competenza delle funzioni a ciò preposte e delegate.

3.3 Procedimento sanzionatorio e sanzioni per dirigenti, membri del Consiglio Direttivo, della Giunta e membri del Collegio Sindacale

In caso di violazione da parte di dirigenti delle Procedure e del Codice Etico, CONFLAVORO PMI, per quanto di sua competenza e ragione, valuterà i fatti ed i comportamenti ed assumerà le opportune iniziative nei confronti dei responsabili, tenuto conto che tali violazioni costituiscono inadempimento delle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro ex art. 2104 c.c.

In caso di violazione del Codice Etico da parte dei membri del Consiglio Direttivo, della Giunta e del Collegio Sindacale, il Presidente informerà il Consiglio Direttivo, la Giunta e il Collegio Sindacale della CONFLAVORO PMI i quali provvederanno ad assumere le opportune iniziative ai sensi di legge.

Il rispetto delle disposizioni del presente Codice Etico rientra fra le obbligazioni assunte dai membri del Consiglio Direttivo, della Giunta e del Collegio Sindacale con l’accettazione dell’incarico. La violazione delle dette disposizioni potrà essere posta a fondamento di un’azione di responsabilità avverso il membro del Consiglio Direttivo, della Giunta e del Collegio Sindacale che se ne sia reso responsabile secondo le vigenti disposizioni normative in materia.

3.4 Procedimento sanzionatorio e sanzioni per agenti, consulenti, collaboratori esterni e altri soggetti terzi.

Ogni comportamento posto in essere da agenti, consulenti, collaboratori esterni ed altri soggetti terzi che comunque operino, in forza di rapporto contrattuale non di lavoro dipendente, nell’interesse della CONFLAVORO PMI che sia in contrasto ed in violazione delle previsioni del Codice Etico potrà determinare, secondo quanto previsto dalle specifiche clausole contrattuali, la risoluzione del rapporto contrattuale, fatta salva l’eventuale richiesta di risarcimento qualora da tale comportamento derivino danni all’Associazione, anche indipendentemente dalla risoluzione del rapporto contrattuale.

Il rispetto delle disposizioni del presente Codice Etico rientra fra le obbligazioni contrattuali assunte e la loro violazione potrà comportare, a seconda della gravità delle violazioni, ovvero della loro reiterazione, l’applicazione degli artt. 1454 c.c. “Diffida ad adempiere” e 1453 c.c. “Risoluzione del rapporto contrattuale per inadempimento”.

Art. 4 RICHIESTA DI FONDI PUBBLICI ALLO STATO, ALL’UNIONE EUROPEA, AD ALTRO ENTE PUBBLICO E LORO GESTIONE

In relazione a richieste di fondi pubblici allo Stato, Unione Europea o altro ente pubblico ed al loro utilizzo, la CONFLAVORO PMI è tenuta a procedere in modo corretto, nel rispetto della legge, delle norme del presente Codice Etico e delle procedure interne, anche al fine di evitare la commissione di possibili atti rilevanti ai sensi del D. Lgs. 231/2001.

È pertanto vietato ai destinatari di:

  • impiegare i fondi ricevuti da CONFLAVORO PMI per favorire iniziative dirette alla realizzazione di opere o allo svolgimento di attività con finalità diverse da quelle per cui sono stati ottenuti;
  • utilizzare o presentare dichiarazioni o documenti falsi, attestanti cose non vere o omettere informazioni dovute al fine di conseguire indebitamente i fondi;
  • promettere o dare ad un Pubblico Ufficiale, per lui o per un terzo, una retribuzione non dovuta in denaro od altra utilità in cambio di un atto del suo ufficio necessario per l’ottenimento di fondi da parte della CONFLAVORO PMI;
  • promettere o dare ad un Pubblico Ufficiale, per lui o per un terzo, una somma di denaro od un’altra utilità al fine di fargli omettere o ritardare un atto del suo ufficio o
  • per compiere un atto contrario ai doveri d’ufficio al fine di favorire l’ottenimento di fondi da parte di CONFLAVORO PMI;
  • indurre, con artifici o raggiri, lo Stato o gli enti pubblici ed i loro funzionari o dirigenti, in errore al fine di far ottenere a CONFLAVORO PMI i fondi;
  • alterare (in qualsiasi modo) il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenire (senza diritto ed in qualsiasi modo) su dati, informazioni e
  • programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti per poter ottenere i fondi o maggiorare l’importo di fondi già ottenuti, ma in misura minore.

Il presente Codice Etico, rappresenta la formalizzazione delle modalità di comportamento e dei principi etici che già caratterizzano lo svolgimento delle attività della CONFLAVORO PMI, viene adottato con delibera del Consiglio Direttivo dell’Associazione che è altresì competente ad apportare ogni modifica, integrazione e/o aggiornamento su iniziativa di ciascun membro del Consiglio Direttivo della CONFLAVORO PMI.